Stegal67 Blog

Friday, May 22, 2009

B: Che titolo diamo a questo pezzo?
S: Direi ... Togliete la tastiera a questo folle! Oppure... Gli Highlands Open guardano al futuro
B: Allora facciamo la seconda che è meglio!

Eppure...? una volta o l'altra lancio un poll!
Licenze poetiche? Field of dreams, Shoeless "I'm afraid so, boy" Jackson, Chicago White Sox a manetta... ma anche un milanesissimo Marco Giovannini.
Per il resto ci si doveva essere per capire. E anche per vedere a 10 mesi di distanza la volata di Brozkova sulla piazza...

http://www.fiso.it/04_notizie/dettaglio.asp?id=3414

“If you build it, they will come” (“Se lo costruisci, loro arriveranno”)
– Field of dreams (L’uomo dei sogni) - 1989

Nel film di Phil Robinson, la voce che si rivolge a Kevin Costner lo convince a seguire un istinto che lo porta a costruire un campo da baseball proprio dietro casa: se lo costruisce, se lo manterrà vivo, i campioni sarebbero tornati.
Chissà se questa bella trama si può applicare anche ad Asiago, in special modo alla piazza principale che nel 2008 ha ospitato una autentica folla (si, anche l’orienteering italiano ha avuto i suoi bagni di folla...) sul rettilineo d’arrivo della gara sprint, con la campionessa del mondo Dana Brozkova a piombare vincitrice sul traguardo.
Sono convinto che quando gli orientisti che hanno vissuto quella giornata passano da Asiago, possono sentire ancora riecheggiare i passi e gli applausi di quel giorno.
Forse è questa una delle chiavi di lettura degli Highlands Open 2009, manifestazione internazionale di orienteering che ancora una volta torna a nutrirsi della sacralità dell’Altopiano dei Sette Comuni.

Si, se lo costruisci torneranno... se la tradizione di questa gara verrà costruita e mantenuta in vita anno dopo anno, i campioni torneranno. Magari per un Trofeo delle Regioni, magari per qualcosa di ancora più importante. Magari, chissà, per l’Evento Più Importante Di Tutti.

ecc.ecc.ecc.ecc...............

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